La sua pittura non ha brusche risoluzioni chiaroscurali ma si concentra tutta nella fissità luminosa del tono e in certi prediletti schemi figurativi
(Giorgio Casini, 1939)
Pizzanelli Ferruccio, animatore della Mostra è non solo un entusiasta organizzatore ma un cultore sensibilissimo dell’arte che professa. Rinnovato si presenta anche oggi con nuove opere. Ha due ritratti femminili (la “Pisana” e l’altro) che rivelano una spiccata signorilità di intenti e di realizzazione. Pizzanelli tra l’altro ama i colori lievi, l’evanescenza di certa tonalità grigiorosa è da lui sentita con sapiente concretezza pittorica. La sua pittura, come sempre, non ha brusche risoluzioni chiaroscurali ma si concentra tutta nella fissità luminosa del tono e in certi prediletti schemi figurativi, quando con un gotico fluire della linea, quando con lo sfumato ovaleggiare delle forme. Egli tende così a idealizzare la forma in un contenuto pittorico e umano al tempo stesso, che potremmo riferire nel gusto di certi primitivi senesi, se fosse nostro costume far capo a ricorsi storici.
Giorgio Casini
“La IX Mostra Pisana d’Arte”. L’idea fascista, Pisa 23 gennaio 1939