Il perchè di un sito ed i contatti per Ferruccio Pizzanelli
Questo sito nasce dalla voglia di mettere un po’ di ordine fra il poco materiale che è sopravvisuto in famiglia e quanto ho raccolto in questi anni su mio nonno Ferruccio Pizzanelli, un interessante artista pisano che ha lungamente lavorato fra Firenze, Milano, Torre del Lago e, ovviamente, Pisa.
Nella realizzazione del sito si sono utilizzati anche materiali che recano annotazioni dirette dello stesso Ferruccio con l’anno di esecuzione e, talvolta, la proprietà. Purtroppo il nostro artista non datava sempre le proprie opere e questo pone qualche problema nella attribuzione degli anni di esecuzione dei dipinti. Con l’aiuto dei cataloghi delle Rassegne Provinciali o di altri testi ho ritenuto che le date – in mancanza di altre indicazioni - fossero quelle in cui le opere sono comparse nelle mostre e questo si è rivelato abbastanza vero soprattutto confrontandosi con le annotazioni di Ferruccio. Considerando queste difficoltà ho preferito – nelle diverse parti del sito - non adottare un criterio rigorosamente cronologico nella organizzazione delle immagini ma, piuttosto, suddividere le opere secondo quelli che sono i criteri più classici dei generi della pittura: paesaggi, nature morte e ritratti o figure.
Il sito ha una struttura che, in maniera più o meno arbitraria, ho suddiviso in periodi partendo da una prima fase (fino al 1914) in cui la attività prevalente è stata indirizzata alla lavorazione del cuoio. Rari sono, al momento, i dipinti che si riescono a rintracciare di questa fase pur considerando che Ferruccio è stato artista particolarmente precoce ed il primo quadro datato è del 1902 ad appena 23 anni. Un secondo periodo (1915 - 1924) si può individuare nel soggiorno a Torre del Lago “crocevia degli artisti toscani” con la luce intensa delle spiagge e del mare; una scenografia che ha sollecitato anche la curiosità verso la fotografia da parte di Ferruccio Pizzanelli. Il risultato è stato quello di un interessante corpus di immagini utilizzate, talvolta, per la stessa pittura. Da qui la attenzione alla vita delle spiagge, alle grandi vele del porto di Viareggio, ai familiari che, talvolta, sono inquadrati con fotogrammi successivi quasi come in un film. Un terzo periodo (1925 - 1935) è riconducibile al rientro definitivo nella città di Pisa e all’avvio delle prime Mostre Provinciali (le Rassegne): la prima edizione fu del 1930 e si sono succedute con regolare puntualità ogni anno fino al 1942. C’è infine un ultimo periodo (1936 – 1950) che viene connotato non solo dalla assidua partecipazione alle Rassegne – di cui Ferruccio divenne un organizzatore con responsabilità precise nel Sindacato degli Artisti – ma anche dalla realizzazione di affreschi di cui – fra quelli noti – almeno due sono sopravvissuti: uno nell’Aula Magna della Facoltà di Agraria e l’altro nella Clinica Dermatologica presso l’Ospedale S.Chiara. La guerra si abbatte come un uragano su questo mondo e la produzione successiva sarà ancora più ridotta ma con punte di grande qualità come dimostrano i due piccoli quadretti con la raffigurazione delle rovine del ponte di Mezzo e del ponte Solferino di Pisa.
Ringrazio studiosi e critici che, in questi ultimi anni, hanno approfondito l’opera e la figura di Ferruccio Pizzanelli nel contesto artistico del periodo. Sarebbe troppo lungo ricordarli tutti ma una particolare citazione vorrei dedicarla a Nicola Micieli, Stefano Renzoni, Alessandro Tosi ed Enrico Dei curatore delle bellissime mostre che si tengono a Seravezza.
Per ogni contatto su Ferruccio Pizzanelli siete pregati di inviare un messaggio a Fabrizio Pizzanelli al seguente indirizzo di posta elettronica: f.pizzanelli@tin.it